Soyen Shaku, insegnante Zen, disse: “La mattina, prima di vestirti, brucia dell’incenso e medita. Coricati sempre alla stessa ora. Nutriti ad intervalli regolari. Mangia con moderazione e mai a sazietà. Ricevi un ospite con lo stesso atteggiamento che hai quando sei da solo. Da solo, conserva lo stesso atteggiamento che hai nel ricevere ospiti. Bada a quello che dici, e qualunque cosa tu dica, mettila in pratica. Quando si presenta un’occasione non lasciartela scappare, ma prima di agire pensaci due volte. Non rimpiangere il passato. Guarda al futuro. Abbi l’atteggiamento di un eroe ed il cuore tenero di un bambino. Non appena vai a letto, dormi come se quello fosse il tuo ultimo sonno. Non appena ti svegli, lascia subito il letto dietro di te come se avessi gettato via un paio di scarpe vecchie”.
Lo Zen è sicuramente una Disciplina/Filosofia difficile da comprendere a fondo, e spesso citata a sproposito. Ho voluto pubblicare questi brevi righe, tratte da una raccolta di racconti, non tanto perché credo di aver compreso lo Zen e di sicuro non perché voglia unirmi alla schiera di coloro che ne fanno (spesso senza effettiva cognizione di causa) uno stendardo, un “must” o una moda, quanto piuttosto perché racchiude i principi base del Benessere, perfettamente connessi e collegati ad una Sana Educazione alimentare. Moderazione: significa consumare i pasti senza ingordigia, assaporandoli, gustando i sapori, puntando alla qualità e mai alla quantità; il “peccato di gola” non è ciò che si mangia (almeno non solo) ma come e quanto si mangia. Perseguire la qualità è un segno di rispetto fondamentale per se stessi e per il proprio corpo: è inutile vaneggiare di “benessere, fitness, cura del corpo, dieta” se prima di tutto non si rispetta se stessi come persona, nella sua totalità, nei suoi ritmi biologici. Per questo motivo, è rilevante il passo “tratta te stesso come tratteresti un ospite”: qui non si tratta di narcisismo, ma di consapevolezza di se stessi come esseri viventi, dotati di corpo e di mente.
Guarda al futuro: la decisione di ripristinare un proprio equilibrio, partendo dallo stile alimentare, non può e non deve essere frutto di un capriccio passeggero, e non deve basarsi sulla “fretta” o solamente sul concetto del “perdere peso”. In questo caso, guardare al futuro significa pensare che ciò che si sta facendo nel presente ha delle conseguenze sul futuro, e pertanto lavorare correttamente adesso, vuol dire garantirsi una maggior probabilità di Salute in età avanzata, vuol dire abbassare i fattori di rischio, vuol dire investire in favore del Benessere e dell’Equilibrio attraverso le varie fasi della vita.
Il Sonno: dormire fa bene; un buon sonno garantisce il mantenimento dell’Equilibrio fisiologico, psicofisico e metabolico dell’essere umano. Il sonno è calibrato sulla ciclicità luce/buio, in maniera perfetta e finemente regolata: qualunque “difetto” in questa ciclicità inevitabilmente conduce a problematiche sia fisiche che psicologiche. Quando il sole sorge, è il momento “d’oro” per l’inizio di qualunque attività: in questo senso, è necessario “lasciare il letto come si gettasse un paio di scarpe vecchie”.
Dott.ssa Bisi Elena Maria