Sono reduce dal mio viaggio in
Canada; ho visto posti meravigliosi, con paesaggi da mozzare il fiato e spazi
immensi, dove poter far respirare lo spirito e concedersi un sano e doveroso
ritorno al ritmo naturale. Come ogni volta che intraprendo un viaggio in una
nazione diversa, anche questa volta ho cercato di “integrarmi” per capire cosa
c’è di diverso e cosa c’è di simile rispetto alle abitudini quotidiane
italiane.
Ovviamente il mio “occhio clinico”
si è soffermato sul discorso “cibo” e abitudini alimentari; tralasciando il
detto comune che “il cibo migliore si trova in Italia”, in realtà in Canada ci
sono tutte le potenzialità per mangiare bene: ottima carne, ottimo pesce
(soprattutto nella zona più densamente popolata, quella dei grandi laghi, e dei
fiumi), verdura in gran quantità, di ogni genere, mais, patate. C’è una buona
produzione di vini, e di birra. Non mancano il riso ed i cereali come l’orzo.
Escludendo il fatto che l’olio di oliva come condimento pare essere un’eccezione
e non rientra nelle abitudini locali, il Canada non è la terra dove o si mangia
al fast-food o si digiuna. Di certo, bisogna essere attenti e non lasciarsi
trascinare dalle infinite sollecitazioni “unte e succose” che dominano in nazioni
come questa, e che (ad essere precisi) hanno preso piede anche nel nostro
Paese, a scapito della Salute.
Il fatto più interessante è una
contraddizione di fondo; da una parte c’è un profondo interesse per la Salute
ed il Benessere, che coinvolge le attività pubbliche, ma anche il singolo
individuo: la necessità dell’attività fisica è ben sentita e praticata; ovunque
ci sono persone, di ogni età e di entrambi i sessi, che praticano il jogging,
che usano i pattini in linea, che si spostano in bicicletta (grazie anche ad un
servizio pubblico di affitta/biciclette notevole); le scuole, i college, le
università sono dotati di strutture sportive di spessore e il concetto di “mens
sana in corpore sano” è decisamente molto più radicato qui, che in qualunque
scuola italiana di qualunque livello. Non solo, ma il Canada è particolarmente
sensibile alla lotta contro il cancro ed è ai massimi livelli nella ricerca e
nella lotta contro il Diabete (forse perché due ricercatori di Toronto hanno
ricevuto il Nobel per le ricerche sull’insulina nel 1923?). L’altra faccia
della medaglia, tuttavia, è un’abitudine alimentare che mina alle fondamenta
tutti i propositi di Benessere: colazioni abbondanti a base di uova, salsicce,
bagels imburrati, ettolitri di caffè con latte e creme innaffiati da zucchero;
caffè ad ogni ora della giornata, ovviamente sempre carichi di grassi di
origine animale (panna, latte e simili) e zucchero; hot dogs di varia natura,
salse, salsine, fritti, e se proprio non bastasse, per “riempire il vuoto”, merendine
confezionate disponibili in qualunque angolo, ciambelle, frittelle e qualunque
cosa che possa fare invidia al paradiso dei golosi.
Per documentare questa realtà, e
per far riflettere sulla capacità persuasiva dei grandi colossi industriali, ho
preso un opuscolo informativo dalla più rinomata catena canadese di alimenti e
caffè; alla voce “suggerimenti salutari” viene scritto che “un corretto stile di vita include attività
fisica e salutari scelte alimentari”.
Su questo punto niente da ridire, anzi, è ciò che continuo io stessa a
ribadire; ma ecco qui di seguito cosa sarebbero le “scelte alimentari corrette”!!!
1- Cibi a basso contenuto di grassi =
zuppe varie o muffins con pochi grassi o cappuccino con latte e cioccolata;
2- Cibi fonti di fibre = chili, muffins di
crusca o farina bianca, focacce di farina integrale;
3- Cibi fonti di calcio = yogurt ai frutti
di bosco (dei loro ovviamente), aggiungere formaggio cheddar o svizzero all’hamburger,
cappuccino, caldo o freddo.
Tutto ottimo materiale per porsi
delle domande!!!
Dott.ssa
Bisi Elena Maria